Orti botanici, eccellenze italiane

Presentazione del libro
ORTI BOTANICI, ECCELLENZE ITALIANE
(a cura di Marina Clauser e Pietro Pavone, ed. Nuove Direzioni)
Trieste, giovedì 27 ottobre 2016 ore 18.00
Museo civico di Storia Naturale – Sala Incontri
via dei Tominz, 4

Tutto il fascino, la curiosità, l’attraente bellezza degli orti e giardini botanici e delle loro “collezioni viventi” di piante e fiori, spesso nel contesto di preziosi siti storici, saranno al centro della pubblica presentazione del nuovo bel volume intitolato “Orti Botanici, eccellenze italiane”, scritto a più mani da diversi esperti e studiosi del ramo e curato da Marina Clauser e Pietro Pavone (editrice l’Associazione Nuove Direzioni di Firenze), che avrà luogo giovedì 27 ottobre, alle ore 18, alla Sala incontri del Civico Museo di Storia Naturale di Trieste, in via dei Tominz 4.

Alla presentazione, dopo i saluti introduttivi dell’Assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi e del direttore dei Civici Musei Nicola Bressi, seguiranno gli interventi di uno degli autori, l’esimio botanico professor Sandro Pignatti docente all’Università di Roma “La Sapienza”, nonché del prof. Fabrizio Martini, già ordinario di Botanica all’Università degli Studi di Trieste.

La ponderosa e pregevole opera, di ben 296 pagine patinate, ricca di bellissime immagini e corredata di dettagliate schede dei 58 giardini, orti, erbari e parchi botanici di tutta Italia, suddivisi per regioni (non mancano naturalmente i nostri Carsiana e Civico Orto Botanico di Chiadino e il friulano Parco del Cormor) è tutta dedicata a queste “strutture ricche di storia, cultura e arte, capaci non solo di emozionare il visitatore per il loro fascino ma anche di fargli conoscere e comprendere l’importanza del regno vegetale, della sua straordinaria diversità, della necessità di preservarne le specie, raccogliendo nel contempo le nuove sfide ambientali.”

Gli approfonditi saggi tematici contenuti nel volume trattano tutti gli aspetti degli Orti italiani, dalla loro storia e concezione originaria (sorti inizialmente principalmente per studiare e coltivare le piante medicinali, poi, in una visione ottocentesca, divenuti più ‘repertorio’ e raccolta dell’insieme delle specie esistenti, quindi evoluti fino a diventare vere e proprie istituzioni scientifiche complesse) fino al loro ruolo odierno anche quali luoghi di educazione e divulgazione ambientale, di turismo e di associazionismo, dove, in un’ottica ancor più attuale – come spiegato nella presentazione – “anche l’arte (musica, teatro, pittura) può venir ospitata per divenire strumento educativo per sensibilizzare il pubblico al rispetto della Natura e, in determinati contesti, anche la marginalità sociale vi può trovare inclusione e spazio in attività creative.”

Seguono poi – come detto -, nella seconda parte del volume, le puntuali schede descrittive dei 58 siti botanici, che ci mostrano tra l’altro come l’Italia sia tutta “un grande giardino, da Nord a Sud, dagli Orti botanici della Sicilia ai Giardini alpini del Bellunese e della Val d’Aosta”.

Il bel libro parla dunque tutto di “un patrimonio preziosissimo da conoscere, salvaguardare e sviluppare. Un mondo da conoscere e amare”.

E proprio per meglio conoscere e amare questi particolari e stupendi angoli del nostro eco-sistema, l’incontro di giovedì al Museo di Storia Naturale sarà una davvero ottima occasione.

COMTS – FS

 

 

Condividi